in questo video l’ Artista Giuseppe Povia esprime il suo disappunto per il brutale atto di censura subito – a suo dire – dai dirigenti locali del PD !
Alla luce di quanto afferma l’Artista é proprio il caso di dire che :
“il PD perde i voti ma non il vizio”
ALTRO CONCERTO ANNULLATO DALL' "ASINISTRA". 20/7 MANZANO (Ud)
DIFFONDIAMO STO SCHIFO DI DITTATURA! ALTRO CONCERTO ANNULLATO DALLA SINISTRA: 20/7 MANZANO (Ud). SIETE FUORI? CONTINUATE A PERDERE CONSENSI. Il comune di MANZANO (UD) prima dice SI (contratto firmato il 6 giugno) e poi ANNULLA. Vice Sindaco Lucio Zamò e Sindaco Mauro Iacumin che segnale date ai cittadini? Cari Manzanesi, nel 2019 andrete al voto, ascoltate il video e pensateci bene. È UNA “DITTATURA DEMOCRATICA” IN BARBA ALL'ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE SULLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE. Festa della Sedia Manzano Pro Loco Manzano @Lucio Zamo @Mauro Iacomin @Lidia Driutti Ricostruiamo Manzano Progetto Manzano Messaggero Veneto Il Piccolo Il Gazzettino il Friuli UdineToday
Posted by Giuseppe Povia on 2018 m. Liepa 5 d., Ketvirtadienis
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Giuseppe Povia, noto più semplicemente come Povia (Milano, 19 novembre 1972), è un cantautore e blogger italiano, vincitore del Festival di Sanremo 2006 con il brano Vorrei avere il becco.
Dopo aver partecipato a varie manifestazioni canore, conosce l’autore Giancarlo Bigazzi che, insieme ad Angelo Carrara produce il suo primo disco singolo dal titolo È vero (etichetta Target). Pubblica quindi altri due singoli, Zanzare e Intanto tu non mi cambi. Queste prime incisioni non hanno grande risonanza, ma nel 2003 il cantautore vince la quattordicesima edizione del Premio Recanati con la canzone Mia sorella, incentrata sul tema della bulimia.
Due anni dopo, nel 2005, non è ammesso al Festival di Sanremo per aver già eseguito in pubblico, durante la stessa manifestazione di Recanati, la canzone che avrebbe voluto portare in gara: I bambini fanno “ooh…”. Ciononostante Paolo Bonolis, conduttore del Festival, gli permette di presentarla, abbinandola prima a un’iniziativa benefica per i bambini del Darfur, legata a quella stessa edizione del Festival (il progetto Avamposto 55, che prevedeva la costruzione di un ospedale e una scuola a Nyala), la cui canzone ha fatto da sottofondo ai filmati, fino ad arrivare a presentarla durante l’ultima serata. La canzone è rimasta al n. 1 nella hit parade italiana per 20 settimane (di cui 19 consecutive) e ha vinto sette dischi di platino. Deltadischi e Target gli hanno assegnato il riconoscimento per aver superato le 210.000 copie vendute del singolo I bambini fanno “ooh…”.
Un altro riconoscimento lo riceve da Sony Music per il record di download digitali (350.000) e come brano più scaricato dai cellulari (500.000 download).[2] Il brano I bambini fanno “ooh…” è tradotto in lingua spagnola e diviene il leitmotiv di uno spot pubblicitario trasmesso da Telecinco nel settembre 2005 a favore della campagna di sensibilizzazione per Il diritto del bambino ad essere bambino, contro lo sfruttamento e l’abuso infantile. Il pezzo è stato pubblicato inoltre in rotazione sui maggiori network tedeschi e il singolo e l’album sono stati commercializzati anche sul mercato tedesco. A marzo 2005 Povia ha pubblicato il suo primo album Evviva i pazzi… che hanno capito cos’è l’amore che, con oltre 100.000 copie vendute, gli ha fruttato il disco d’oro[2]. Dall’album sono stati pubblicati anche i singoli Fiori, Chi ha peccato e Non è il momento. A settembre dello stesso anno, all’album discografico si è accompagnato un libro edito da Salani con illustrazioni inerenti al testo della canzone I bambini fanno “ooh…” (che accenna, nel testo, a un fumetto di strane parole).
Nel 2006 si esibisce nuovamente al Festival di Sanremo, questa volta in gara nella categoria dei big, con il brano Vorrei avere il becco, col quale vince la competizione canora piazzandosi davanti ai Nomadi nella serata finale del 4 marzo. Al termine del concorso pubblica il suo secondo album I bambini fanno “ooh…” la storia continua…. Da questo disco sono tratti i singoli Ma tu sei scemo (pubblicato il 5 maggio 2006), Irrequieta (pubblicato il 7 luglio 2006) e T’insegnerò (scritto per la figlia Emma, con citazione da Luis Sepúlveda nel verso Vola solo chi osa).
Il 12 maggio 2007 partecipa alla manifestazione chiamata “Family Day“, svoltasi in piazza di Porta San Giovanni a Roma, affermando in quell’occasione che l’approvazione dei DICO avrebbe sottratto fondi alle famiglie tradizionali[3][4]. Il 5 ottobre 2007 pubblica l’album La storia continua… la tavola rotonda, dal quale viene estratto come primo singolo il brano È meglio vivere una spiritualità.
Il 2008 si apre con l’esclusione al Festival di Sanremo: la canzone Uniti, proposta in coppia con Francesco Baccini, viene bocciata dalla commissione selezionatrice. Amareggiato per l’esclusione, Povia fa partire dal suo blog di MySpace una polemica contro il festival di Pippo Baudo, definito “tornacontocratico”, e comincia a organizzare, insieme al collega Baccini, una “contromanifestazione” musicale denominata Independent Music Day che si è svolta in piazza a Sanremo il 27 febbraio, giorno in cui il festival si era fermato per lasciare lo spazio al campionato di calcio. Nello stesso anno riceve il Leone d’Argento alla carriera per la musica, all’interno della manifestazione Gondola d’oro.[5] Nel 2009 si classifica al secondo posto alla 59ª edizione del Festival di Sanremo con la canzone Luca era gay, vincendo anche il premio Premio Sala Stampa RadioTV. L’anno dopo è nuovamente al centro delle polemiche per la scelta di portare al Festival di Sanremo 2010 il brano La verità ispirato alla vicenda di Eluana Englaro. Il brano, inizialmente sospettato di essere contrario all’eutanasia, si rivela in realtà non schierato a favore o contro la “dolce morte”, tanto da suscitare una critica dal Cardinale José Saraiva Martins che lo definì «un inno all’eutanasia».[6] Prima che il testo venisse diffuso, Povia ha spiegato di aver chiesto al padre di Eluana il consenso per cantare il brano.[7] Nel 2011 partecipa a Ballando con le stelle e vince il Premio Confindustria Cultura Italia FIMI, AFI e PMI ai Music Awards.
Nello stesso anno pubblica il singolo intitolato E non passi, che anticipa l’album I “bambini” fanno rock[8]. Nel 2013 inizia a manifestare posizioni complottiste[9][10], pubblica un singolo Siamo italiani[11], in cui esplicita posizioni nazionaliste[12][13][14]. Nello stesso anno inizia a raccogliere le prenotazioni per un album autoprodotto che verrà pubblicato nel 2016, Nuovo ContrOrdine mondiale, nei quali brani il cantautore milanese esprime la sua idea in merito a temi sociali come il debito pubblico, l’Euroscetticismo o la legalizzazione delle droghe leggere,[15]. Ad agosto 2013 avvia una polemica contro i rapper italiani, definiti “rappaminkia”[16], e in seguito ad alcune esternazioni viene accusato di razzismo.[17]
Posizioni politiche e vita privata
Nato a Milano, è sposato dal 2007 con Teresa, con cui ha avuto due figlie, Emma (2005) e Amelia (2007). Vive da molti anni a Firenze.[18]
È un dichiarato tifoso dell’Inter, squadra per cui ha anche giocato nella categoria Berretti.[19]
Povia ha ammesso di essere stato un alcolizzato, di aver avuto problemi di tossicodipendenza e di avere fatto uso di cocaina dai 18 ai 28 anni.[20][21][22]
Da sempre considerato vicino a posizioni di destra, dal 2013 il cantautore ha iniziato ad esporsi pubblicamente esplicitando idee euroscettiche e sovraniste. Si è dichiarato più volte simpatizzante di Silvio Berlusconi[23], di Matteo Salvini[24], di Riscossa Italia[25] e del Popolo della Famiglia[26][27], mentre ha spesso criticato con parole dure il Partito Democratico[23].
< N.d.R esprimiamo tutta la nostra solidarietà all’ Artista >